Centro diurno "Le Nuvole" - Saluzzo

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Il centro diurno Le Nuvole è un servizio semi residenziale rivolto a persone con disabilità e  necessità  di sostegno elevato che abbiano assolto l’obbligo scolastico.

E’ aperto dal lunedì al venerdì in orario diurno ed è autorizzato ad accogliere 20 persone al giorno con una frequenza massima di 4 giornate intere ciascuna secondo la valutazione del Progetto di Vita presentato alla commissione UMVD (Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità) competente.

Il gruppo di lavoro è composto da 10 operatori, con qualifica di Educatore Professionale, Operatore Socio-Sanitario, Istruttore Tecnico di laboratorio e Infermiere. Accoglie anche personale in formazione (tirocini universitari, PCTO), Servizio Civile Universale e volontari.

Il centro diurno opera in collaborazione con i servizi sanitari del Distretto di Saluzzo dell’ASL CN1, le assistenti sociali e domiciliari delle UML e le realtà sociali e culturali del territorio.
I locali sono situati al piano terra di un edificio storico a ridosso del centro cittadino e nelle immediate vicinanze de Il Quartiere, la Casa della Partecipazione, polo socioculturale di Saluzzo e delle Terre del Monviso. Dispone di un cortile interno adibito a giardino e di un vasto cortile esterno condiviso con i servizi della Caritas diocesana.

La qualità di vita delle persone rappresenta l’obiettivo primario del servizio. A seguito di valutazioni funzionali e del comportamento adattivo e all'analisi delle preferenze vengono individuati e realizzati progetti educativi individualizzati coinvolgendo la persona, i famigliari o I caregiver di riferimento.

Le aree dell’intervento professionale sono gli  otto domini della Qualità di Vita che permettono una presa in carico globale della persona.

Grazie ai suoi numerosi progetti di partecipazione e inclusione, Le Nuvole è una presenza dinamica, attiva e propositiva per la città. Nel corso della sua storia recente ha costruito una rete solida e fitta di relazioni con le realtà sociali, culturali ed economiche che operano sul territorio saluzzese.


Storia

foto epoca

Il centro diurno Le Nuvole raccoglie l’eredità dei Centri di Lavoro Protetto istituiti dalla Provincia di Cuneo alla fine degli anni ’70 con lo scopo di “prevenire l’istituzionalizzazione totale e arginare la deprivazione sociale dell’handicappato, mirando in modo sistematico al suo recupero individuale, sociale, lavorativo, piuttosto che al suo mero mantenimento”.

Il CLP di Saluzzo inizia le attività il 1° marzo 1976 in via Donaudi 34 con 20 utenti; sono presenti un laboratorio di falegnameria e restauro (attività storicamente rilevanti sul territorio saluzzese) e un laboratorio di maglieria. Collaborano al servizio 2 operatori responsabili di reparto, 2 insegnanti per la formazione professionale, 1 operatore di appoggio. 

Nel 1985 avviene il trasferimento presso la attuale sede in Corso Piemonte 59, in un edificio storico allora di proprietà del Pio Istituto Guglielmi-Baralis Oberti e nel 1993 la gestione diretta passa alla U.S.S.L. 63. In attesa di un nuovo assetto istituzionale nel biennio 1995/1996 il CLP diventa exCLP ad indicare una nuova direzione intrapresa ma anche una identità non ancora definita. Nell’organico entra per la prima volta un educatore professionale.

In seguito alla nascita del Consorzio Monviso Solidale, il 1° gennaio 1997, il servizio assume la denominazione di “Centro Diurno Socio Terapeutico Educativo Le Nuvole”, prendendo il nome da una nota canzone di Fabrizio de André. Esso “si pone come strumento di supporto alla famiglia al fine di permettere l’effettivo mantenimento del ragazzo disabile nel proprio contesto di vita in alternativa alla istituzionalizzazione”.

Viene fissato definitivamente l’obiettivo prioritario di attivare percorsi educativi individuali “finalizzati al mantenimento ed all’acquisizione delle abilità di autonomia personale, motorie, sociali, manuali e lavorative”. Significativo diventa anche il compito di “sensibilizzare il territorio rispetto alle problematiche dell’handicap attraverso la promozione di iniziative nel contesto sociale di appartenenza”.

Nel 2000 la sede usufruisce di un importante intervento di ristrutturazione a carico del Consorzio Monviso Solidale concordato con l’ente proprietario dell’immobile. Nel frattempo l’organico si ridefinisce intorno all’equipe degli educatori. Si avvia così una fase di apertura all’esterno e di costruzione di una rete di relazioni con le risorse del territorio e contemporaneamente si diversificano le proposte adattando le attività del centro ad una utenza che  va facendosi più eterogenea.

Nel 2016 il centro diurno festeggia i suoi primi 40 anni con un calendario ricco di iniziative ed un convegno, in occasione della Giornata Mondiale sulla Disabilità, significativamente intitolato: “MESCOLATI CON IL MONDO Il centro diurno come luogo di opportunità per il contesto sociale di appartenenza”. Occasione di bilancio e allo stesso tempo di proiezione futura.

Nel 2019 la proprietà dell’immobile passa all’Istituto Tapparelli d’Azeglio.

Argomenti:
Disabilità

Proposte

Le proposte del centro diurno afferiscono a domini della qualità della vita e si raggruppano nelle seguenti macro aree:

- sviluppo personale, materiale e autodeterminazione

riguarda l’imparare a fare le cose da solo e sviluppare le proprie autonomie, prendersi cura di se stessi, informarsi,  poter scegliere, esprimere la propria opinione e I propri desideri attraverso il proprio canale comunicativo, avere accesso agli ausili adeguati, poter gestire I propri effetti personali

- benessere fisico

riguarda il vivere in buona salute, fare attività fisica e ricreativa,  avere tempi e spazi di riposo adeguati, una buona alimentazione e sapersi occupare della propria igiene personale.

- benessere emotivo

riguarda la capacità e la possibilità di esprimere i propri sentimenti,l’affettività e la sessualità; avere spazi di confronto tra pari sui grandi temi della vita come il lavoro, la vita adulta, il lutto, il futuro; poter esprimere desideri, ansie e preoccupazioni.

- relazioni sociali e inclusione

riguarda la partecipare ad attività sociali, il saper e poter curare rapporti con la famiglia, gli amici e le persone che  si conoscono, essere impegnati nell’ambiente di vita quotidiana, l’attivazione di reti sociali e la partecipazione alla vita comunitaria e usufruendo degli spazi aggregativi della città anche attraverso percorsi di attivazione sociale sostenibile sia individuali sia di gruppo

- diritti

riguarda il poter fare le cose che fanno tutti, l’accessibilità, la trasparenza, l’avere accesso alle informazioni,  poter essere rispettati ascoltati e trattati come persone portatrici della propria unicità, condividendo il progetto edcuativo individualizzato in ogni sua fase.

Il centro diurno, oltre ad inserirsi in ogni risorsa del territorio, sta diventando esso stesso risorsa e luogo di cultura per il territorio   attraverso le collaborazioni e le sinergie portate avanti con scuole, agenzie educative, associazioni sportive e del tempo libero, gruppi di volontariato, per contrastare pregiudizi e emarginazione.

Argomenti:
Accesso all'informazione

Collaborazioni

Il Centro Diurno opera in collaborazione con:

  • Biblioteca Civica “Lidia Beccaria Rolfi” Saluzzo
  • Fondazione “Amleto Bertoni” Saluzzo
  • Museo Diocesano Saluzzo
  • Caritas Diocesana Saluzzo
  • Croce Verde Saluzzo
  • Fondazione Cassa di Risparmio Saluzzo
  • Asilo scuola materna “San Giuseppe” Saluzzo
  • Commercianti via Gualtieri Saluzzo
  • Associazione Ratatoj A.P.S. Saluzzo
  • Oratorio Don Bosco Saluzzo
  • Rete Montagnaterapia/ Officina Monviso
  • Bocciofila Auxilium Saluzzo
  • A.S.D. Pallacanestro ABA Saluzzo
  • Balance – Arti e Movimento Manta
  • Piscina Comunale Saluzzo
  • Associazione Sportiva Dilettantistico Equestre “La Fenice II” Venasca
  • Residenza Emanuele Tapparelli d’Azeglio
  • Conferenza San Vincenzo Saluzzo
  • CNOS FAP Saluzzo
  • Istituto di istruzione Superiore “Denina-Pellico” Saluzzo
  • Istituto di Istruzione Superiore “Soleri-Bertoni” Saluzzo
  • Associazione “Voci Erranti” Savigliano

In sintesi, la collaborazione con tutti questi soggetti crea un percorso completo, coerente e sicuro, centrato sulla persona e sulle sue preferenze.

Argomenti:
Disabilità
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Disabilità

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